IdentiKat: il gioco.


Prima fase: KatCut. Dopo una esplorazione della città notturna alla ricerca dei gatti nascosti, tra animazioni e miagolii estemporanei, l'utente è invitato a ricreare come in un puzzle i gatti di Cristina liberandoli via via dal loro lucchetto. Il completamento di ogni gatto viene premiato con una festa e il passaggio a quello successivo.
 
Seconda fase: KatLab. Attingendo da un magazzino di oggetti insoliti - quali coloratissimi bottoni dalle fogge più strane, brandelli di stoffe preziose, scarti tecnologici, ed altri ancora - viene dato spazio alla fantasia dell'utente nella costruzione di personaggi totalmente inventati, attraverso infinite possibilità creative. Gli oggetti vengono trascinati, ingranditi, ruotati e colorati secondo innumerevoli combinazioni. Si sceglie poi la cornice più adatta per inquadrarli e, dopo aver scritto il loro nome, sono pronti per essere fotografati e inviati a parenti e amici.

L'interfaccia di IdentiKat è intuitiva e senza parole, basata su stimoli visivi e sonori.


IdentiKat: la componente pedagogica


In IdentiKat i gatti sono un punto di partenza, ma qualunque elemento del mondo circostante può diventare un soggetto. Chi usa la app è libero di andare oltre ed inventare sulla base della sua fantasia e dei suggerimenti che gli vengono dall'immagine che sta costruendo, via via che essa prende forma.

Ben presto chi la usa scoprirà che una testa ingrandita può diventare un corpo, che di occhi in una faccia se ne possono mettere più di due, che una bocca sorridente girata al contrario diventa un cappello... Questo uso, ancor più libero, indirizza verso la costruzione di figure pensate non in rapporto alla riproduzione di ciò che si vede, ma alla fantasia ed alla capacità di immaginare cose nuove.

Infine la natura degli oggetti proposti, scelti fra quelli comuni anche se utilizzati in modo insolito, propone all'utente  di uscire dal rapporto con l'iPad e di proseguire l'esperienza creativa nel mondo reale... Magari partendo dai cassetti della nonna.
 
L&T Multimedia e Ovolab: l'incontro di due botteghe digitali
L'incontro tra Cristina Làstrego e Francesco Testa, con la loro squadra di artisti  e animatori, e gli sviluppatori di Ovolab, specialisti nelle applicazioni per le piattaforme Apple, ha portato ad una vivace collaborazione corale, con  il piacere condiviso di sviluppare un gioco stimolante, come si può ben cogliere dal making of allegato alla app e disponibile anche su YouTube.

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